Musica e danza: intervista al compositore Enrico Melozzi

L’Accademia Vincenzo Bellini ha avuto il piacere di intervistare il compositore teramano Enrico Melozzi. Durante la sua brillante carriera, il noto violoncellista a sei corde, nonché direttore d’orchestra e produttore, ha dato musica a numerosi spettacoli di danza classica. Il connubio tra musica e danza, da sempre indivisibile, crea collaborazioni artistiche di alto livello. Scopriamo la sua passione per la musica e alcune curiosità legate alla nostra Accademia.

Hai avuto il piacere di collaborare in opere dove Lusymay di Stefano ha ballato?
Sì, nel concerto finale dei 100 Cellos, progetto ideato da me e Giovanni Sollima, a Palermo, presso il Teatro di Verdura. Un mio arrangiamento di un’opera di Johannes Bramhs, (Concerto n.2 per pianoforte e orchestra, III mov. -Andante). Un pezzo meraviglioso, con la coreografia di Alessio Di Stefano. Questa è stata la prima volta in cui Lusymay ha ballato per un mio spettacolo, la prima e unica, e spero, ce ne siano innumerevoli altre. Amo tutta la famiglia Di Stefano, sono veramente felicissimo di collaborare con artisti del loro livello.

Se dovessi raccontare cosa vuol dire lavorare con qualcuno che fa danza classica, cosa diresti?
Ho lavorato tantissimo per la danza classica, fin da ragazzino, iniziando con improvvisazioni per danzatori. Ho affinato la mia tecnica musicale studiando la musica sui Balletti Russi di Diaghilev come l’Uccello di Fuoco di Igor Stravinskij, la Sagra della Primavera e il Mandarino miracoloso di Béla Bartok.

Ricordi un aneddoto o un retroscena legato al balletto?
Mi sono formato proprio con quel genere musicale, insieme ovviamente a tutti i grandi classici: trovo che il Balletto Francese, fatto dai russi nei primi del Novecento, non abbia eguali. Un retroscena carino che ricordo è di quando mi commissionarono il primo Balletto Sinfonico. Lo scenografo Edoardo Sanchi, dopo aver visto in un cinema improbabile, un film con le mie musiche, ha pensato bene di chiamarmi direttamente dall’Australia. All’epoca ho creduto si trattasse di uno scherzo, ma dovetti ricredermi e partecipare con mio stupore al Pinocchio di Ivan Cavallari! È stata la prima volta in cui ho messo in pratica la mia tecnica compositiva legata al Balletto Sinfonico. Un’esperienza veramente fantastica!

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Come descriveresti la ballerina Lusymay Di Stefano? Quale caratteristica ti viene in mente?
Sintetizzare in una sola parola tutte le sue infinite qualità è molto riduttivo. È un grande talento, questo è l’aggettivo che mi viene in mente, una persona nata per la danza. Con un corpo, un cuore e una mente plasmati per questa disciplina.

Cosa diresti a chi si approccia ad uno studio come quello della musica o della danza?
Per chi ha i mezzi e la fortuna il mio consiglio è quello di studiare. Premetto che ho profondo rispetto per gli insegnanti, chi appassiona i ragazzi alla danza o alla musica è sempre da stimare. Purtroppo però la maggior parte delle scuole private di danza si limitano ad un livello artistico di stampo provinciale, perciò danno un margine di crescita limitato. Penso invece che gli studenti dell’Accademia Vincenzo Bellini abbiano la straordinaria fortuna di collaborare con professionisti, protagonisti reali dei più grandi palcoscenici del mondo. La loro carriera non è fatta di chiacchiere o leggende metropolitane: Lusymay ad esempio, è una delle più grandi ballerine che abbiamo in Italia, che ha deciso di lasciare una carriera sicura con la Scala per dedicarsi a giovani conterranei. Il suo spirito e il suo modo di fare sono una rarità e una fortuna, personalmente non conosco in Italia scuole private di questo calibro.

© Riproduzione riservata

Biografia 
Enrico Melozzi nasce a Teramo nel 1977. Da piccolo, dopo un grave incidente, fu costretto a rinunciare alla carriera di atleta, indirizzando il suo amore unicamente verso la musica. Si diploma al conservatorio, in violoncello, con il massimo dei voti. Nel 1999 diventa assistente di Micheal Riessler, collabora come arrangiatore e poi produttore artistico in numerose opere: Concert Trouquè, Hamlet, Sirens. Nel 2002, trasferitosi a Roma, lavora alle colonne sonore di cortometraggi e spettacoli teatrali di numerosi registi, sarà vincitore di diversi riconoscimenti come il Nastro d’Argento e la candidatura al David di Donatello. Insieme a Giovanni Sollima fonda i 100 Cellos, promuovendo l’incontro di migliaia di violoncellisti italiani ed europei. Nel 2004 fonda il Lisma Project: un duo di musica elettronica con il dj Stefano De Angelis. Nel 2011 il West Australian Ballet lo ingaggia per le musiche dell’opera Pinocchio-The Ballet. Nel 2016 fonda a Roma l’Orchestra Notturna Clandestina di cui è direttore musicale.

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